L'ammasso globulare NGC104 è il secondo per dimensioni angolari visibile dalla Terra, dopo NGC5139 Omega Centauri. Questo ammasso è facilmente visibile ad occhio nudo nel cielo australe tanto che fu classificato erroneamente come stella (47 Tucanae). Fu Abbe Nicholas Louis de Lacaille a catalogarlo per primo come oggetto del profondo cielo iscrivendolo nella sua lista degli oggetti nebulosi meridionali il 14 settembre 1751. NGC104 si trova a 13'400 anni luce da noi ed ha un diametro di 140 anni luce che corrisponde ad un diametro apparente di 31 minuti d'arco (all'incirca quello della Luna piena). Questa immagine è una bicromia realizzata in remoto con un telescopio situato in Australia. Sono stati ripresi solo i canali rosso e blu, mentre il verde è stato ottenuto sinteticamente da una media dei primi due.
Avvio delle riprese: | Domenica 18 luglio 2010 - 19:26:11 UT |
Osservatorio: | Riverland Dingo Observatory |
Località: | Moorook, Australia |
Latitudine: | 34° 16' 08" S |
Longitudine: | 140° 20' 32" W |
Quota: | 60 m |
Angolo di rotazione: | 180.9 ° |
Costellazione: | Tucana |
Altezza: | -55.469° |
Azimut: | 155.025° |
Magnitudine: | 4.0 |
Scala dell'immagine: | 3.68 Arcsec/Pixel |
Telescopio: | Takashashi FSQ 106ED (GRAS-012) |
Lunghezza focale: | 540 mm |
Diametro: | 106 mm |
Apertura libera: | 8'825 mm² |
Rapporto focale: | f/5.1 |
Camera di ripresa: | SBIG STL-11000M - ABG |
Sensore: | Kodak KAI-11000M |
Dimensione dei pixel: | 18.00 x 18.00 μm |
Temperatura del sensore: | -9.8° Celsius |
Autore delle riprese: | Ivaldo Cervini |
Software di ripresa: | MaxIm DL 4.58 |
Autore dell'elaborazione: | Ivaldo Cervini |
Software di elaborazione: | MaxIm DL 6 |